Con la guida del Maestro Enrico Volpe al Conservatorio di musica di Cosenza, la vicenda di mio figlio non avrebbe assunto toni così esasperati.



Francesco Gigliotti, a due anni, assisteva sempre alle prove della band del padre Enzo nella sala prove di famiglia, già da allora il suo strumento preferito era la batteria.
Francesco nella foto e ritratto con una bacchetta da tamburo.

Che tutta questa vicenda, sia stata voluta, oppure sia sfuggita al controllo del direttore Giorgio Reda, ha poca importanza allo stato attuale dei fatti.



Quello che ritengo sia mancata, è stata l'umiltà e sopratutto il buon senso, nel riuscire a gestire in diplomazia e senza l'arroganza e la prepotenza tipica di chi detiene il potere, questa vicenda che ormai ha assunto aspetti scandalosi, non si può negare ad un ragazzino di talento come mio figlio Francesco per ben tre anni consecutivi l'ammissione alla classe di percussione del Conservatorio di Cosenza, creando per quella età dei possibili problemi psicologici, oltre al rifiuto di ripresentarsi a nuove ammissioni, che solo Dio sà come sono riuscito a scongiurare.


Se manca umiltà e buon senso è probabile che si lascia poi il posto ad altri aggettivi.


Queste cose non sarebbero di sicuro successe, se alla guida del Conservatorio Cosentino vi fosse ancora il direttore Enrico Volpe.


Il Maestro Volpe ho avuto modo di apprezzarlo nelle sue doti dirigenziali, nella vicenda della esclusione delle mie figlie, ricordo avvenuta nel lontano 1998, dopo purtroppo sappiamo tutti come è finita per il Maestro Volpe.


Un direttore che può definirsi tale non butta benzina sul fuoco, ma usa la diplomazia e un'arma che non tutti conoscono "L'UMILTA' ".


Con apprezzamento di sincera stima per il Maestro Enrico Volpe.

enzogigliotti.

RADIO 24. IL DIRETTORE GIORGIO REDA INTERVIENE ALLA TRASMISSIONE DI ROBERTO GALULLO UN ABUSO AL GIORNO E RACCONTA AL CONDUTTORE UN SACCO DI FANDONIE.

Dottor Roberto Galullo Conduttore di Radio 24
Maestro Giorgio Reda
Direttore del Conservatorio di Cosenza


Oggetto: Trasmissione "Un abuso al giorno toglie il codice d’intorno" del 13.03.2008.

Gentile dottor Roberto Galullo
Ritengo necessario fornire alcune precisazioni, in merito alla trasmissione a cui sono intervenuto, insieme al direttore Reda.
Intendo ringraziare Lei e tutta la redazione del programma per avermi dato la possibilità di portare il mio caso oltre i confini regionali, tuttavia ritengo necessario puntualizzare tutte le falsità per non usare altri termini impropri, dette nella stessa trasmissione dal maestro Giorgio Reda, per correttezza di informazione e rispetto dei tanti radio ascoltatori che seguono puntualmente la sua trasmissione.
Premetto, intanto, che il fatto che il maestro Reda abbia rifiutato il contraddittorio, imponendovi come ricatto ad una sua partecipazione il voler ascoltare le mie dichiarazioni per poi prepararsi le sue e mettersi in una condizione di evidente vantaggio, la dice lunga sull’arroganza e sulla prepotenza nel gestire la vicenda di mio figlio Francesco.
Del resto, il maestro Reda, ha sempre rifiutato ogni confronto televisivo sulle tv locali Consentine come Metrosat, Cam Tele 3 ed altre, il motivo è facilmente intuibile, nel mentre lo stesso si arrampica sugli specchi per portare giustificazioni al suo operato, io posso contare su validi documenti che chiariscono gli accanimenti e soprusi subiti da mio figlio, il maestro Reda è molto furbo, intuendo, che un rifiuto a partecipare alla vostra trasmissione, avrebbe compromesso la sua posizione nei confronti di tutta la vicenda.
Il dottor Galullo, pur essendo un esperto della comunicazione ed una persona oltremodo preparata, non conosce i regolamenti del Conservatorio, come da sua stessa ammissione, per cui non poteva in alcun modo contraddire il maestro Reda, cosa che avrei potuto fare benissimo io se avessi potuto replicare, o essere intervistato dopo.
E’ vero che la vicenda delle mie figlie espulse dal conservatorio risale al 1998 e non è addebitabile al Maestro Reda che all’epoca non era direttore, essendo subentrato nella carica dopo tre mesi, tuttavia in tutta la vicenda che è seguita, ci sono sue grosse responsabilità, in quanto lo stesso, continuava ad inserire in commissione di esame di ammissione il maestro che aveva radiato le mie figlie, e su cui io avevo prodotto una querela alla Procura della Repubblica di Cosenza.
Così, l’unico anno il 2000/2001 che le ammissioni si sono svolte con la presenza di un commissario esterno al conservatorio di Cosenza, mia figlia Francesca si è classificata prima con punti 9 su 10, l’altra figlia Monica, seconda con 8.50 su 10, ma ex equo con altri candidati più giovani che di fatto l’anno scavalcata poi nell’ammissione in base ai posti disponibili.
Monica in seguito ha sempre sostenuto esami di ammissione con il maestro che l’aveva espulsa in precedenza, sempre risultata idonea e mai in posizione utile per l’ammissione, da chiarire una cosa molto grave che il giudizio che portò alla radiazione delle mie figlie nel 1998, è sempre stato in netto contrasto con tutti i giudizi successivi.
Così è stata necessaria una seria ed idonea ispezione Ministeriale che ha accertato le irregolarità che portarono alla radiazione, reintegrando mia figlia nel diritto.
Per quanto riguarda le ammissioni di mio figlio Francesco, è stata fatta tutta una confusione, nel 2004/2005 mio figlio si è classificato ottavo con 6 su 10, nel 2005/2006 quinto con punti 8.30 su 10, avanzato da due candidati su cui è tuttora riaperto un fascicolo procedurale presso la Procura di Cosenza per irregolarità, nel 2006/2007 terzo con punti 8.50 su 10 non esiste nessun ex equo, esiste una delibera del consiglio accademico del 6 ottobre 2006 che non è stata rispettata nella formazione delle classi, negando il posto di diritto a mio figlio, in pratica loro stessi emettono delle delibere di istituto che alla fine non vengono applicate e capite nemmeno dalla stessa dirigenza, come la torre di Babele a danno di chi ha titolo e diritto all’ammissione.
Dopo tutte queste vicende, mi pare ovvio che non potevo rischiare per la quarta volta, di far presentare mio figlio a nuove ammissioni a Cosenza, ragione per cui sono stato costretto ad andare al Conservatorio di Vibo Valentia e trasferire li anche le altre mie figlie, in quanto il clima che si era venuto a creare a Cosenza non era dei più tranquilli per un regolare prosieguo degli studi.
Tuttavia la vicenda più scandalosa, resta la creazione della seconda cattedra di Violoncello, richiesta a dire dal maestro Reda dal dipartimento di Musica d’Insiene, organismo esterno all’istituto.
La classe di Musica d’Insieme non mi pare sia un organismo esterno al Conservatorio, ed in ogni caso se si voleva migliorare l’offerta formativa a vantaggio degli studenti si doveva istituire la classe di Fisarmonica, in quanto manca a Cosenza ed è la più richiesta da molti studenti.
Una classe di Violoncello basta e avanza, essendo questa disciplina poco richiesta, in quanto sia la classe di Violoncello a Cosenza che la classe distaccata nella sede di Crotone riuscivano benissimo a soddisfare tutte le richieste.
La realtà vera è che il Consiglio Accademico che ricordo è costituito dal direttore Reda e da tutti i componenti della sua dirigenza che lo hanno eletto, eccetto qualche dissidente, gestisce il Conservatorio di Cosenza con metodi non troppo ligi alle regole democratiche, a poco servono le giustificazioni del direttore Reda che i trasferimenti avvengono ovviamente per titoli e non sono a conoscenza dell’istituto, non si può accettare che non si sapeva benissimo senza ombra di dubbio, che, istituendo una seconda cattedra di Violoncello sarebbe stata la moglie del direttore Reda a coprire quel posto, dubito nel modo più assoluto, che, tutta l’operazione sarebbe stata fatta se ci fosse stato un altro nominativo di docente in graduatoria per Cosenza negli elenchi di Violoncello.
Per quel che riguarda la verifica ispettiva al Conservatorio di Cosenza effettuata dal Ministero della Pubblica Istruzione in data 16 Marzo 2006, gli esiti ispettivi della stessa, sono stati falsati da palese falso a pubblico ufficiale, sia da parte del direttore Reda che di altri componenti del collegio docenti.
Portati dal sottoscritto, a conoscenza del Ministero della Pubblica Istruzione con una dettagliata relazione, questi, in nessun modo hanno inteso effettuare una verifica sulla reale veridicità.
Per quel che riguarda la convocazione del direttore Reda al Ministero del 26 settembre 2007 dove mi è stato scritto che in quella occasione, sarebbero stati esibiti da parte del direttore Reda dei documenti a giustifica dell’operato dell’istituto, questi documenti guarda caso, portano le date di invio fax successive di tre periodi diversi all’incontro con la direzione del Ministero, anche per dire le bugie bisogna essere intelligenti.
A riguardo dei documenti abnormi che mi sarebbero stati rilasciati in base alle legge 241, evidenzio le numerose richieste di sollecito e cosa molto grave, la mancata consegna di due documenti chiave di tutta la vicenda:
La delibera di ammissione per il figlio del docente Maiorca alla classe di Percussioni avvenuta il 3 marzo del 2005, e il permesso che il direttore Reda dice e scrive di aver accordato ad una estranea all’istituto, coinvolta nella vicenda della mancata ammissione di mio figlio nell’anno accademico 2005/2006, ad utilizzare gli strumenti a Percussione del Conservatorio, qualcuno vuole provare a chiedere al direttore Reda, come mai si rifiuta nei fatti, di consegnarmi questi documenti, nonostante le reiterate richieste.
Per quanto concerne l’ultima sua domanda al maestro Reda, non posso sapere se questi abbia paura della Procura di Cosenza, quello su cui sono certo è che non ha il minimo timore del servizio ispettivo del Ministero della Pubblica Istruzione, ritenendo che in quel luogo Dantesco, fatto di tanti corridoi e tanti piani come i gironi dell’inferno, dove si perdono documenti e si scaricano le competenze da un ufficio ad un altro, ed in pratica anche se ci sono una marea di dipendenti, oltre ad un Ministro della Pubblica Istruzione, un Sottosegretario con una intera segreteria, un Capo di Gabinetto anche questo con una intera segreteria, un Ufficio Ispettivo con dirigenti di primo e secondo livello, succede che nessuno affronta il problema; in questo luogo Dantesco, il maestro Reda gode al momento di ottime protezioni.
Ritenendo quello che si è verificato a mio figlio Francesco indegno di un Paese civile, ringrazio per ora il dottor Roberto Galullo per la disponibilità offerta e sicuro della giustezza delle mie rivendicazioni, preciso che comunque la lotta proseguirà fino all’accertamento delle ingiustizie, accanimenti e soprusi subiti da mio figlio ad opera del Conservatorio di musica di Cosenza.
Distinti saluti.
San Giovanni in Fiore 14.03.2008
Enzo Gigliotti



La presente viene pubblicata sul mio Blog ed inviata insieme alla registrazione della trasmissione al Ministero della Pubblica Istruzione ed alla Procura della Repubblica di Cosenza.

Sul sito di Radio 24 "Un abuso al giorno" è possibile scaricare la registrazione della trasmissione del 13.03.2008.

RICHIESTO L'INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DOTT GIORGIO NAPOLITANO PER ESCLUSIONE DI FRANCESCO DAL CONSERVATORIO DI COSENZA.

Pregiatissimo ed Eminentissimo
Presidente della Repubblica Italiana
On. Giorgio Napolitano


Sono Enzo Gigliotti, nato a Spezzano Sila il 25.11.1954 e residente in San Giovanni in Fiore (CS) alla via Monte Masella 188.
Vi scrivo nel mio ruolo di genitore di Francesco Luigi, nato il 17.08.1995.
So bene che l’attuale fase che sta attraversando l’Italia è molto delicata e che, dunque, il Vostro vivo interesse, così come la grande parte delle Vostre energie, sono giustamente incentrate a svolgere, con il massimo sforzo, le Vostre rilevantissime funzioni, cercando di dare il necessario contributo affinché il Paese possa finalmente uscire da questo momento poco felice.
Voi siete il garante massimo del rispetto che tutti devono portare alla nostra Costituzione, colui il quale più deve preoccuparsi affinché questa venga rispettata e soprattutto, attuata e, questo, lo capisco perfettamente.
Sono consapevole che il punto di ripartenza di un cammino diventato difficile, consiste nell’osservanza di una “pietra angolare” che è, appunto, la Costituzione, attraverso la quale vengono regolati i rapporti tra i cittadini e lo Stato Italiano nelle sue varie articolazioni.
Garante dunque del corretto funzionamento dei “massimi sistemi” sicuramente, ma garante anche dei diritti democratici delle singole persone, perché, è da una molteplicità di corrette relazioni tra le stesse e delle stesse con le istituzioni, che una società sana vive, cresce e si sviluppa.
Per cui è nella Vostra veste di garante dei diritti anche dei singoli cittadini, che Vi chiedo un attimo della Vostra pazienza e attenzione, per capire se è giusto ciò che sta accadendo, ormai da più anni, ai danni del mio predetto figliolo, nell’ambito del prezioso Conservatorio “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza.
Vi invio una breve documentazione dalla quale potete comprendere i contorni di una spiacevolissima vicenda che coinvolge, quanto meno, il mancato rispetto dei diritti più elementari delle persone, non parlando di altro al fine di non farVi perdere troppo del Vostro tempo.
Conto su un Vostro interessamento per dare Giustizia al mio piccolo figliolo, per riaccendere la speranza e che, almeno ogni tanto, possa trionfare la giustizia.

Con osservanza.

San Giovanni in Fiore li 22.02.2008

Il cittadino
Enzo Gigliotti