NON È UNA SOCIETÀ LIBERA E DEMOCRATICA, SE I DIRITTI DEI PIÙ DEBOLI SONO CALPESTATI.

Non spegniamo i riflettori su una vicenda di accanimenti e soprusi messa in atto per anni dal Conservatorio di musica di Cosenza, nei confronti del piccolo Francesco Gigliotti.


Mi chiedevo giorni fa, se noi viviamo in una società libera e democratica dove i diritti di tutti indistintamente sono tutelati e salvaguardati.

Ebbene no, quando i più forti vogliono prevalere sui più deboli, quando i diritti più elementari vengono calpestati, quando si omettono le regole e le leggi e si mettono in discussione i documenti chiari e se ne altera il contenuto.

Allora no, noi non viviamo in una società libera e democratica, continuare a crederci resta solo una utopia.

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