Ai mezzi di comunicazione di massa, alla gente umile e semplice, a chi non ha più voce per gridare, che non ne può più di questa società malata e corr


Il risultato che mio figlio Francesco Luigi ha ottenuto agli esami di ammissione del Conservatorio di Vibo Valentia in data 01.10.2007, primo con punti 10 su 10, è stato una enorme soddisfazione. Mi auguro però che non servirà solo all’esaudimento di una sacrosanta approvazione personale calpestata senza remore e rimorsi da un sistema clientelare e basato sul privilegio e sul favoritismo.


Spero che si possa accendere la luce della speranza per tanta gente che ha subito e subisce angherie, ingiustizie e soprusi, un bagliume che possa illuminare sul quanto la meritocrazia sia calpestata continuamente da faccendieri senza scrupoli.
Questa gente neppur si pone il problema del come si possa negativamente incidere sulla psiche e sul morale di poveri ragazzi che vengono bruscamente richiamati al cinismo di una società alla quale, innocenti e schietti quali sono a quella età, neppur lontanamente immaginano.
Mi chiedo a questo punto come ci può essere stata una così larga diversità di giudizi tra un Conservatorio e l’altro, sulle capacità e le attitudini musicali di un giovanetto.
Questa domanda, oltre che rivolgerle a me stesso che ho già una risposta chiara, vorrei che la prendessero in considerazione coloro che sono preposti alla vigilanza del giusto andamento delle cose e, soprattutto, alla salvaguardia del fine più alto degli istituti musicali, che è quello di identificare e di valorizzare i possibili talenti.
Immaginiamo per un momento se mio figlio, dopo essere stato respinto per ben tre anni consecutivi dal "Giacomantonio" di Cosenza, si fosse talmente demotivato da rinunciare ai suoi sogni, che per i giovani sono la cosa più importante, e se un domani, invece dovesse avere un successo tale da portare lustro persino a tutta la nazione!
Ci vuole una ispezione seria e approfondita, e ci vuole subito, da parte di tutti gli organismi che ne fossero in qualche modo preposti.
Non si tratta tanto di rendere a mio figlio una giustizia che è in parte riuscito a farsi da solo, almeno sul piano morale, ma di tutelare dalle lacrime, dallo sconforto e dalla depressione tanti padri, tante madri e tanti figli di mamma che non hanno i "Santi in Paradiso" ai quali rivolgersi.
Infatti, sono necessari proprio quelli per accedere a quel "bivacco per privilegiati" nel quale alcuni dirigenti hanno trasformato il Conservatorio di musica di Cosenza.

Enzo Gigliotti.

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