IL MINISTRO FABIO MUSSI AVVII UNA ISPEZIONE AL CONSERVATORIO DI MUSICA DI COSENZA.



La Calabria non riesce ad affacciarsi alla ribalta e agli onori della cronaca per i tanti fatti positivi che gente buona, pulita, onesta e lavoratrice, con fatica, studiando e lavorando duramente, giorno dopo giorno, riesce a concretizzare con competenza e passione.
Questi sforzi, questi sacrifici, vengono vanificati, nell’immaginario collettivo delle popolazioni Calabresi e in quello più generale, dal verminaio del malaffare così esteso ed articolato nella nostra Regione; dal clientelismo, dagli intrallazzi, dalle logge deviate ecc ecc.
Di questo malessere generalizzato si è accesa una nuova ed ulteriore spia, che ha coinvolto anche l’istituzione scuola con i recenti e vergognosi avvenimenti che hanno contraddistinto l’università di Catanzaro.
Come dire che, chi si fosse erroneamente illuso, che almeno nel campo dell’istruzione e della diffusione dei saperi, le cose andassero quanto meno nella direzione che si prefigura nel resto dello "stivale", si è dovuto immediatamente rassegnare alla pessima "normalità" tipica degli altri settori della vita economica, politica e sociale della Calabria.
Caro Ministro Mussi, i recenti avvenimenti devono servire ad aprire gli occhi su una situazione assolutamente mortificante sul versante di quelle "pari opportunità" tanto care almeno a parole alla sua sinistra; e non si pensi ad una cattiva eccezione che ha colpito la sola università del capoluogo della Regione, perché la malattia del privilegio e della corruzione ha contaminato tutte quelle istituzioni che si occupano della formazione dei giovani.
Le ripeto che al conservatorio di musica Stanislao Giacomantonio, le ingiustizie e i soprusi è già da tempo che sono diventate un tarlo devastante; lo dimostrò la vicenda che vide coinvolte le mie prime due figlie Monica di anni 11 e Francesca di anni 15 e che oggi si ripete con mio figlio Francesco Luigi di anni 10, ma che non sono altro che il termometro di una situazione di malessere che discrimina, in vari modi, la grande parte di quel popolo che vive di sacrifici per favorire un futuro decoroso alla propria prole.
I fatti nello specifico già li conoscete, ma è sulla condizione morale che avete il dovere di indagare a fondo, inchiodando alle loro eventuali responsabilità tutti quei "furbetti" che tanto ed immeritato discredito stanno buttando sulla nostra amata terra.
Diviene a questo punto doveroso di fronte a tante e circostanziate denuncie da me fatte sulla pessima gestione del conservatorio di musica di Cosenza, proprio adesso che si tocca con mano la febbre che devasta anche le istituzioni addette al sapere, esplicitare al più presto una meticolosa ispezione Ministeriale, al fine di accertare eventuali comportamenti assai poco trasparenti e sanzionarli con provvedimenti che possano essere di esempio a tutti, in modo tale che si possa riacquistare una certa fiducia verso lo stesso conservatorio cosentino.
Le comunico, per correttezza, che la presente sarà divulgata alla stampa e tramite internet.
Per informazioni e chiarimenti sulla problematica qui esposta si raccomanda di visitare il sito di imminente attivazione www.gigliottifrancesco.it, grazie e distinti saluti.
San Giovanni in Fiore 18.07.2007 Enzo Gigliotti

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