Ecco perché questi prepotenti del Giacomantonio si sono accaniti contro mio figlio Francesco Luigi



La mia vicenda umana e personale contro il conservatorio di musica di Cosenza, comincia a giugno del 1998, quando due tranquille e promettenti allieve del conservatorio, Monica di anni 11 e Francesca di anni 15, iscritte alla classe di sassofono, vengono inspiegabilmente, agli esami di conferma del primo anno, entrambe espulse dall’istituto.



Ricordo di aver vissuto l’episodio come un fatto ancora più grave di una violenza fisica.
Cominciò da allora una grande battaglia con molto dispendio economico, risorse che ho dovuto sottrarre ai bisogni della mia famiglia composta da sei persone e che aveva un solo reddito.
Intanto Francesca, la più grande, nel 2000 era rientrata in conservatorio sostenendo un nuovo esame di ammissione.
Quella brutta vicenda finì nel settembre 2003, quando il Ministero della Pubblica Istruzione, a seguito di una seria ispezione, accertò le irregolarità che portarono alla radiazione delle mie figlie, e dopo cinque anni fu annullato l’esame di conferma, permettendo a mia figlia Monica di rientrare in conservatorio.
Sembrava la fine di un incubo, il risveglio da un brutto sogno, ma non era così; c’era ancora qualcuno che aveva dei risentimenti e cercava in tutti i modi di fare espellere le ragazze di nuovo dal conservatorio.
Stanche di questa assurda situazione, a ottobre 2005 sono ricorse alla giustizia civile.
Ecco spiegato il motivo di tanto accanimento verso un bambino di dieci anni, mio figlio Francesco Luigi, un piccolo talento, appassionato di strumenti a percussione.
Certamente ho pagato e pago tuttora un duro prezzo, per aver voluto far valere le mie idee di giustizia e libertà, ma non ho pentimenti, vado avanti per la mia strada, mi fermerò solo quando avrò risolto la vicenda!
Dopo tutti questi anni, sono amareggiato per le brutture presenti nella nostra quotidianità, ma non abbattuto.
Ringrazio quanti mi hanno sempre espresso la loro solidarietà anche con poco, con un gesto, una parola, una stretta di mano, piccole cose che mi hanno dato la forza per andare avanti.
Questi prepotenti del Giacomantonio, se escono indenni dalla giustizia degli uomini, non gridino vittoria, perché si dovranno sottoporre ad una giustizia ben più importante e severa, che è quella di Dio.

Enzo Gigliotti 347 6646848

2 commenti:

Paolo ha detto...

Ciao,
purtroppo le storie di prepotenza sono presenti anche in altri conservatori. Come al "Puccini" di La Spezia dove le mie due figlie hanno sostenuto il 24 Settembre 2008 gli esami di compimento inferiore e diploma di violino con delle votazioni mediocri (rispettivamente 6 e 6,50) nonostante avessero effettuato una prova di tutto rispetto che avrebbe consentito loro di ottenere almeno un 8-8,50. Quanto sostengo è avvalorato dalla testimonianza di cinque docenti di strumento, tutti diplomati in conservatorio, che sono rimasti a dir poco sbigottiti per quanto successo. Ovviamente sto avviando una procedura per cercare di far ritornare sui propri passi la commissione o nella peggiore delle ipotesi ad annullare almeno il diploma di violino che rischia di "bollare" mia figlia maggiore con un voto che assolutamente non corrisponde alle sue doti musicali.
Come vedi i soprusi e le ingiustizie ci sono (e purtroppo ci saranno ancora). L'importante è non tacere, farsi sentire, urlare, protestare finchè non raggiungiamo un risultato, anche solo morale (che non sarebbe poco). Come dire: "chi pecora si fa il lupo se lo mangia!"
Paolo Bernardini
Grosseto

Paolo ha detto...

Ciao,
purtroppo le storie di prepotenza sono presenti anche in altri conservatori. Come al "Puccini" di La Spezia dove le mie due figlie hanno sostenuto il 24 Settembre 2008 gli esami di compimento inferiore e diploma di violino con delle votazioni mediocri (rispettivamente 6 e 6,50) nonostante avessero effettuato una prova di tutto rispetto che avrebbe consentito loro di ottenere almeno un 8-8,50. Quanto sostengo è avvalorato dalla testimonianza di cinque docenti di strumento, tutti diplomati in conservatorio, che sono rimasti a dir poco sbigottiti per quanto successo. Ovviamente sto avviando una procedura per cercare di far ritornare sui propri passi la commissione o nella peggiore delle ipotesi ad annullare almeno il diploma di violino che rischia di "bollare" mia figlia maggiore con un voto che assolutamente non corrisponde alle sue doti musicali.
Come vedi i soprusi e le ingiustizie ci sono (e purtroppo ci saranno ancora). L'importante è non tacere, farsi sentire, urlare, protestare finchè non raggiungiamo un risultato, anche solo morale (che non sarebbe poco). Come dire: "chi pecora si fa il lupo se lo mangia!"
Paolo Bernardini
Grosseto